Nel linguaggio comune, la parola stress è spesso usata con significati contrastanti. In realtà si tratta di una reazione complessa caratterizzata da molteplici alterazioni e sintomi.
Il termine deriva dal latino ‘strictus’ (stretto, serrato, compresso).
Lo STRESS è definito come ‘una risposta psicofisica, una sindrome di adattamento, a compiti o eventi stressanti (stressors) anche molto diversi tra loro, di natura emotiva, cognitiva o sociale, che la persona percepisce come eccessivi’.
Tale processo può essere fisiologico, ma può avere risvolti patologici, anche cronici.
In molti casi gli stressor sono negativi, nocivi e possono portare ad un abbassamento delle difese immunitarie; si parla quindi di ‘distress’. Tra questi i fattori che risultano tipicamente stressanti per la maggior parte delle persone includono: lutti, separazioni, il pensionamento, la perdita di lavoro e fattori fisici come il caldo o freddo eccessivi.
In altri casi, invece, gli stressor sono benefici (es. cambiamenti di vita importanti) poiché rappresentano uno stimolo per l’organismo, in questo caso si parla di ‘eustress’.
Ogni individuo può reagire in maniera differente agli stessi eventi. Quello che conta è come la persona percepisce lo stress indipendentemente che si tratti di un evento positivo o negativo potente o debole, di breve o lunga durata.