Il termine ‘depressione’ deriva dal verbo latino ‘deprimere’ che significa ‘premere verso il basso’.
Nel disturbo depressivo il tono dell’umore perde la sua flessibilità, si fissa verso il basso e non è più influenzabile da situazioni esterne favorevoli.
Difficoltà di pensiero, di concentrazione, rallentamento psicomotorio, e umore giungono a una vera e propria forma patologica che non riesce a variare.
Esistono numerose tipologie di depressione e nella complessità dei sintomi il disturbo depressivo richiede attenzione nella diagnosi e per la scelta del trattamento.
L’ASTENIA è uno dei sintomi della depressione. Si tratta di un profondo senso di stanchezza, debolezza o mancanza di energia. Può comportare ridotta resistenza allo sforzo e facile affaticamento.
Viene descritta come spossatezza non motivata dall’avere svolto fatiche fisiche.
La persona tova difficile intraprendere qualsiasi azione.
L’ABULIA (dal greco (aboulia), termine composto dal prefisso privativo ‘- (a-) e da’ che significa ‘volontà’), indica letteralmente l”assenza di volontà’.
È uno dei sintomi della depressione e rappresenta l’incapacità di prendere decisioni, di iniziare o portare a termine un’azione anche quando questa è desiderata, in rapporto a eventi quotidiani e apparentemente banali.
Spesso l’abulia è associata a uno stato di APATIA nel quale è assente lo stimolo ad agire.
La parola apatia ha origine greca e deriva dalla parola “pathos”, che vuol dire “emozione”, anticipata dall’alfa privativo che significa “senza”, letteralmente ‘senza emozione’.
L’apatia è caratterizzata dall’assenza di reazioni emotive, dalla riduzione di interesse o da uno stato di indifferenza di fronte agli eventi della vita, come stabilire relazioni sociali o svolgere un’attività.
Tra i sintomi della depressione, i disturbi del sonno sono molto frequenti e l’INSONNIA rappresenta una delle principali manifestazioni della depressione. L’insonnia è caratterizzata da numerosi risvegli, soprattutto nelle prime ore del mattino.
La persona depressa riferisce di addormentarsi velocemente, ma di svegliarsi dopo poco, di non riuscire più a addormentarsi o di essere costretto ad alzarsi alcune ore prima rispetto all’orario abituale.
Durante i periodi di veglia notturna i pensieri sono negativi, dominati da rimuginazioni e vissuti di colpa relativi ad eventi del passato.
In altri casi può essere presente un disturbo del sonno opposto al precedente, l’IPERSONNIA.
Questa è caratterizzata da un aumento del bisogno di ore di sonno. La persona arriva a dormire anche oltre 16 ore al giorno, e rappresenta un aspetto di appiattimento generale proprio dei sintomi della depressione o anche un meccanismo difensivo nei confronti della sofferenza depressiva.
Cure adeguate di tipo farmacologico e psicoterapeutico permettono di affrontare e curare questi sintomi.